In realtà non mi piace rispondere alla domanda "Chi sono?" dicendo quello che faccio.
Prima viene quello che sento, che penso, che sogno.
Sento una grande voglia di essere vivo, libero e colorato e una grande difficoltà ad esserlo davvero.
Vorrei che tutti avessero la possibilità e la voglia di esserlo. Sarebbe più facile anche per me. Adoro i bambini perchè lo sono.
Sento il peso di vivere invece in una società in cui prevale la disillusione, l'apparenza e la competizione.
Credo in un altro mondo possibile in cui si affermi l'idea che la felicità può esistere solo con l'altro, non contro l'altro.
Ho lavorato coi bambini in Brasile e lì ho trovato, oltre a troppa ingiustizia, anche freschezza e speranza, musica balli e sorrisi che mi sono entrati nell'anima...
Sono cresciuto nella periferia di Milano, in un quartiere brutto e pieno di nebbia, che però aveva una cosa bella: un campo enorme sotto casa, pieno di bambini, dove passavo tutto il mio tempo libero.
Mi piaceva così tanto giocare all’aperto che quando, la sera, gli altri tornavano a casa, io rimanevo giù, anche da solo. Giravo attorno al palazzo in bicicletta immaginando di essere a cavallo e inventavo complicatissime storie.
Anche adesso giro in bicicletta (non ho la macchina) sognando, cantando e, quando sono contento, anche gridando.
Ora vivo a Roma, faccio il maestro elementare, scrivo libri per bambini, canzoni e spettacoli. Ma prima ho fatto tanti altri lavori, tra cui il lavapiatti, il cameriere, il baby-sitter, il moto-taxi, il correttore di bozze, il redattore grafico, il clown, il musicista di strada e il trampoliere. Quando lo dico ai bambini mi guardano le caviglie per vedere se ho i trampoli addosso, perché sono alto quasi due metri.
Molti che non mi conoscono dicono: "Sicuramente i tuoi allievi staranno buoni perchè, così grosso, gli metti paura". Ma non è vero, la mia maestra era 1,55 eppure me la sogno ancora la notte che mi sgrida. Io i bambini li adoro, mi mettono allegria; loro lo sentono e quindi non ho bisogno di mettergli paura per farmi ascoltare.