recensione di Idee Libri.it
Marta ha 13 anni ma non li dimostra, tant’è che tutti la chiamano ancora bambina. Un giorno si sente proporre dal fratello Davide, di 14, di aiutare la Resistenza contro nazisti e fascisti, all'insaputa degli stessi partigiani, che non li accetterebbero alla loro età. Davide ha un piano geniale, ma Marta si sente piccola, ha paura ed è contraria alla guerra. Il fratello però coinvolge anche Marco, un compagno di cui lei è innamorata, e quando conosce i partigiani da vicino Marta ne rimane affascinata. Così si ritroverà dentro un'avventura più grande di lei, che la esporrà a pericoli spaventosi, ma le permetterà di tirare fuori grinta, fantasia e coraggio, riuscendo infine a sconvolgere la guarigione nazista della zona, permettendo una vittoria dei partigiani anticipata...
La recensione di Arianna
Fuochi d’Artificio è un racconto avvincente, un racconto pieno di speranza, amore, coraggio e forza, ma anche di freddo, fame,
paura e dolore. E’ la fantastica storia di una resistenza che non possiamo dimenticare. Una resistenza che ci appartiene e vive nel profondo di tutti noi. Che ci ha liberati dall’odio e ci ha
trasmesso valori che tutti dobbiamo ritrovare nella nostra quotidianità. Una resistenza che abbiamo il dovere di raccontare ai nostri figli. Ma non è solo questo...: è la Nostra storia, vista da occhi diversi. Occhi di bambina, eppure ardenti di coraggio e di passione. Occhi di partigiana, occhi
attraverso i quali anche noi, ora, dopo tanto tempo, possiamo riuscire a vedere il mondo. E’ il perfetto equilibrio tra Storia e Fantasia: pieno di dura realtà, così vicino a noi, ma sempre tinto
da quella punta di meravigliosa speranza, quasi ingenua, che a volte solo gli occhi di un bambino riescono a cogliere. Ed è proprio questo che lo rende un libro adatto ad ogni età. Fuochi
d’Artificio mi ha fatto sorridere, ridere e mi ha addolcito il cuore, ma è stata la sua autenticità a commuovermi. Mi sono ritrovata a cantare “fischia il vento” in una piazza piena di
partigiani, ho camminato sulle alte montagne, ho attraversato ruscelli, ho avuto freddo, fame, paura, ma ho vissuto la resistenza. Ed ho desiderato di farne parte.
E forse è proprio questo il punto. Fuochi d’Artificio mi ha dato un grande dono, oltre a quello del piacere di leggerlo: la voglia di Resistere, davanti ad ogni ostacolo, che sia un soldato
nazista o un professore di latino. La voglia di continuare a parteggiare, sempre, lottando per le mie idee.
Arianna Marchese, 15 anni
LA PRIMA LETTRICE
Innanzitutto ha un buon odore, se fai scorrere le pagine sotto il naso; poi è bello consistente, sembra un panino, e il disegno di copertina con montagne, nuvole e cielo continua anche sul retro e sorge il sole. Anzì no, non è vero, il sole non c'èdisegnato, ma mi dà quella sensazione. Che dire d'altro... èavvincente. Quando l'ho cominciato non riuscivo a staccarmi, l'ho divorato, pieno di sorprese, mai scontato.
Marta è molto dolce, mi piace la sua purezza, la fantasia, il coraggio. Sono teneri gli approcci tra lei e Marco, mi hanno fatto ridere; lei fatica così tanto a dargli la mano, per non parlare del bacio.
La cosa strana è che, anche se parla di avvenimenti tragici, non è mai pesante. E' presente la paura, ma non incombe. E' spezzata dall'ottimismo, dalla voglia di farcela.
A me non è sembrato un libro per ragazzi. So che lo è, ma leggendolo me lo dimenticavo.
Barbara Pandolfi, 44 anni.